Entrare in relazione con qualcuno in modo stabile e duraturo e una delle abilità del genere umano. La scelta del partner è un processo complesso che attraversa diverse fasi. Prima di parlare di coppia i due partner, dopo essersi scelti in mezzo ad una folla di individui, entrano in una fase di conoscenza reciproca in cui si descrivono, si raccontano l’uno l’altro. Nella fase dell’infatuazione, il partner viene idealizzato, appaiono evidenti solo i pregi, si immagina la vita solo con lui/lei e nessun altro. Infine, il rapporto diventa maturo, emergono le differenze di ognuno per le quali si cercano i giusti compromessi. Nasce quindi l’amore, sentimento variegato e complesso che si instaura nel tempo. Giungere al consolidamento della relazione non significa aver arginato tutti i problemi; rimanere in una relazione richiede un impegno costante, un grande dispendio di energie e un certo grado di sacrificio. Può succedere di entrare in crisi o vivere momenti di difficoltà anche dopo molto tempo di vita insieme.
Sempre più coppie si rivolgono ad uno psicologo per riprendere le redini della relazione. I motivi della richiesta possono essere diversi: trascuratezza della relazione, noia o mancanza di condivisione degli interessi, affievolimento dell’intesa sessuale, non detti e infedeltà, oppure, semplicemente i partner non si ritrovano più sul piano comunicativo. A volte il divario e la conflittualità nella comunicazione richiedono la mediazione dello psicologo. Se volessimo però agire preventivamente, ecco alcuni punti che ti aiuteranno ad affrontare una difficoltà nella relazione, prima che diventi un problema.
- Non cercare di cambiare l’altro. Quando si entra in relazione intima con qualcuno e il rapporto arriva alla fase del consolidamento, si prende atto delle differenze reciproche e si trovano dei compromessi per adattarsi l’uno all’altro. Inevitabilmente la relazione cambierà alcuni aspetti dei partner, tuttavia ognuno mantiene la propria individualità e le proprie peculiari caratteristiche. Se l’obiettivo è quello di cambiare il carattere del partner dovremmo chiederci se abbiamo scelto bene il compagno/a e che cosa ci ha realmente attratto di lui/lei.
- Comunicare i propri sentimenti. A volte si avverte un certo allentamento emotivo del partner; con il tempo le tenerezze e i momenti romantici diminuiscono e sentiamo che il nostro amore sia dato per scontato. È naturale che il modo di comunicare l’amore, subisca nel tempo una trasformazione, la magia del primo periodo cede il posto ad un amore maturo, ma non per questo non dobbiamo dimenticare di dire “ti amo” anche con altri modi o con piccoli gesti.
- Trovare tempo per la coppia. Una volta consolidato il rapporto, la routine e la quotidianità dettano un ritmo serrato e ripetitivo: il lavoro, la casa, gli interessi personali talvolta diversi. Se non viene spontaneo, è bene inserire nella fitta agenda un tempo dedicato alle attività di coppia. Che sia una cena, un viaggio o uno sport, l’importante è che sia un’attività condivisa e che soddisfi entrambi.
- Comunicare in modo corretto. A volte quando le tensioni aumentano, si tende ad accusare l’altro, puntare il dito e concentrarsi su ciò che di sbagliato l’altro ha fatto. In questi casi la comunicazione finirà col terminare prematuramente senza giungere alla risoluzione del problema. In questo caso sarebbe meglio partire da sé stessi, formulando frasi in prima persona e comunicare le proprie emozioni in modo chiaro, evitando equivoci dovuti all’interpretazione. Per esempio, un conto è dire “Tu sei egoista, pensi solo a te stesso.” un conto è dire “Io mi sento trascurata e ciò mi rende triste”. Questo modo di parlare oltre che non ostacolare la comunicazione, mette al corrente l’altro delle nostre emozioni di cui altrimenti non saprebbe nulla, crea un’apertura e una possibilità di incontro.
- Essere di supporto. I partner dovrebbero essere i primi fan l’uno dell’altra. Il rapporto di coppia dovrebbe essere sempre un terreno fertile che spinge alla crescita. Per questo dobbiamo essere equi: così come siamo bravi a ricordare le mancanze del partner così dobbiamo essere abili a riconoscerne i talenti, i punti di forza e rinforzarli. Essere di sostegno significa fare squadra: se ci si spalleggia a vicenda nessuno avrà mai la sensazione di essere solo anche nel raggiungimento degli obiettivi individuali, ci si sentirà parte di un progetto comune anche quando si è distanti.
Quando le differenze individuali irrompono nel rapporto di coppia minandone l’equilibrio, sarebbe bene chiedere aiuto ad un professionista ed intraprendere una terapia di coppia. La terapia di coppia è un percorso che mira ad affrontare la crisi, riprendendo un dialogo sincero e privo di giudizio. Un percorso che può avere come obiettivo il ricongiungimento oppure la separazione, quindi un processo di consapevolezza del proprio stare in coppia. Il setting può prevedere un singolo terapeuta oppure due terapeuti, un uomo e una donna; quest’ultima modalità risulta particolarmente utile in quanto fornisce ad entrambi i partner un punto di riferimento, di identificazione. Inoltre, i due terapeuti incarnano un modello di coppia equilibrata, che fornisce un modello comunicativo sano, da cui i pazienti possono trarre esempio.
Se siete una coppia in crisi ma avete a cuore il vostro rapporto iniziare un percorso di coppia vi aiuterà a scoprire qualcosa in più sia sul vostro modo di stare insieme, sia su voi stessi come persone che portano la propria individualità su un terreno comune.